Turismo ad Asti

CASTELLI E CULTURA

La grande fertilità della terra e la strategica posizione geografica a crocevia per le strade di comunicazione tra il Mar Ligure, la Pianura Padana e le Alpi, fecero del Monferrato una regione ricca e contesa fin dall’antica Roma.
Nel Medioevo sorse una serie notevole di castelli che, in gran parte, coronano ancora le colline monferrine costituendo di fatto una delle aree maggiormente castellate d’Europa. Nel Cinquecento cessò l’autonomia del marchesato, che entro nei possedimenti di Casa Savoia.
Asti, antica HastaStatielle, vide i suoi primi insediamenti urbani nel Neolitico presso la collinetta dei Varroni, divenne colonia dei Liguri Statielli, poi celtica e infine la romana Hasta Pompeia, assurgendo al rango di Municipium nel I° Sec a.C. Nel Medioevo Asti raggiunge il suo massimo splendore divenendo di fatto una capitale europea al pari di Venezia, Anversa o Bruges.
I banchieri astigiani dalle loro Casane (quartieri residenziali fortificati e muniti di possenti torri all’interno delle mura cittadine) finanziano re, papi e imperatori in tutt’Europa. Restano importantissimi e splendidi edifici civili e religiosi delle vestigia medievali che meritano almeno un giorno di accurata visita turistica.

LE SPECIALITA’ DELLA NOSTRA TERRA

La  cucina astigiana offre il meglio di sé da metà settembre a fine dicembre, quando si può assaggiare il magnifico Tartufo bianco d’Asti e la celeberrima “bagna cauda”, ma è ricchissima tutto l’anno.
Sono emblemi dell’alta gastronomia astigiana i celebri antipasti come ad esempio la carne cruda di Fassone battuta al coltello, la tartrà, i salami cotti, l’insalata russa, i peperoni ripieni e il vitello tonnato. Eccellenti primi come gli agnolotti Gobbi Astigiani, i Taiarin o i risotti al vino Barbera deliziano i palati di raffinati buongustai di tutto il mondo. Gran bolliti misti, la finanziera e il meraviglioso fritto misto sono alcuni dei grandi secondi di carne della tradizione. Concludono il pasto i deliziosi zabaioni su torte di nocciole, bunet, torroni morbidi d’Asti.
In questo quadro gastronomico eccellono i produttori, quasi tutti a conduzione familiare, di salumi, di verdure, di pregiati sottovetro, di miele, di pane e dolci artigianali. Altissimo è il livello qualitativo e mediamente ottimo il rapporto qualità prezzo dei ristoranti, spesso di fama internazionale.

LE PIEVI ROMANICHE

Si suggerisce la visita al circuito delle pievi romaniche, primario patrimonio artistico e culturale del Monferrato Astigiano, unico nel suo genere in quanto a vastità e qualità artistica.
Si tratta di chiesette isolate edificate sulla sommità dei colli, sorte nel Medioevo per dare conforto fisico e religioso ai viandanti lungo il percorso della Via Francigena che conduceva pellegrini e nobili Cavalieri Templari, da tutta Europa, verso il Santo Sepolcro.
Le più note sono San Pietro di Portacomaro, Santa Maria ad Nives di Castell’Alfero, San Nazario e Celso di Montechiaro, San Secondo di Cortazzone, San Lorenzo di Montiglio, Santa Maria de Flexio di Rocchetta Tanaro, fino alla più grande, maestosa e celebre : l’Abbazia di Vezzolano ad Albugnano.

IL PALIO DI ASTI

La storia del Palio di Asti o Palio Astense, racconta di un evento affascinante e molto importante per la città.
Il Palio nasce nel momento di massima espansione commerciale, sociale ed economica della città. I primi testi scritti a proposito del Palio risalgono al 1275, quando Giovanni Ventura narra l’episodio di qualche anno prima (1264), tuttavia, in quegli anni il Palio era già consuetudine.
Ogni anno poche ore prima dell’inizio della corsa dei cavalli, per il centro della città è possibile seguire la storica sfilata.
Il corteo storico e i suoi figuranti, circa 1200 persone, scenderanno per le vie del centro storico della città vestite con abiti medievali che rievocano il periodo astigiano dal XII al XV secolo.
Ogni contrada (rione, borgo o comune) partecipante al Palio, può prendere parte al corto con 45 persone, tutte rigorosamente vestite a tema.

LE SAGRE CONTADINE

Il Festival delle Sagre è una manifestazione eno-gastronomica che si tiene ad Asti la seconda domenica di settembre ma che inizia, come ormai da consuetudine consolidata, il sabato sera precedente, quando l’afflusso di persone supera talvolta quello della domenica stessa. Si colloca nel periodo del “settembre astigiano”, dominato dal salone enologico Douja d’Or (che dura dieci giorni) e dal Palio di Asti.
Oltre 40 pro loco della provincia di Asti propongono le loro specialità gastronomiche, accompagnate da vini DOC astigiani, in un grande ristorante all’aperto allestito in Piazza Campo del Palio di Asti, dove, durante il sabato sera e tutta la giornata di domenica, migliaia di persone possono accomodarsi in un antico villaggio di campagna. Dal 2001 inoltre, la locale Camera di Commercio ospita, nel corso della grande kermesse enogastronomica settembrina, due pro loco “fuori-porta” (una regionale e una nazionale). Alla domenica mattina una suggestiva sfilata si snoda per le vie della città, animata da più di tremila figuranti in autentici abiti d’epoca, animali, trattori e arnesi del mestiere. Rappresenta i valori e della tradizione contadina della provincia.

DOUJA D'OR

La Douja d’Or è un concorso enologico a carattere nazionale che si tiene tutti gli anni a settembre nella città di Asti. Ogni anno viene bandito un concorso nazionale per vini D.O.C. e D.O.C.G. Le commissioni di esperti e tecnici dell’ONAV, dopo un’attenta selezione, assegnano il premio “Douja d’Or” ai vini che hanno raggiunto il punteggio di 85/100. Queste etichette potranno fregiarsi del bollino “Douja d’Or”, mentre solamente a coloro che avranno superato i 90/100 andrà l’Oscar della Douja.
È una manifestazione che dura 10 giorni del “Settembre astigiano”, collocata tra il festival delle sagre (secondo fine settimana di settembre) ed il Palio (terza domenica di settembre). Durante i giorni di apertura, si possono acquistare e degustare i vini premiati al concorso. La manifestazione non è soltanto una vetrina di vini prestigiosi, ma un importante appuntamento con mostre, eventi, incontri, concerti e con i raffinati menù della cucina d’autore piemontese (i piatti d’autore).